Una discreta prestazione del Barone Birra si è vista venerdì sera al campo Zoni contro Hamo.
Il Barone è sceso in campo con Marcello tra i pali, Giacomo e Giseppe dietro, Toro Pigio e Franceschino a centrocampo e Stefano unica punta dello schema 2-3-1. A disposizione Difra, Piero e Andrea.
La partita inizia subito in affanno, nei primi 5 minuti i ragazzi in campo non trovano il bandolo della matassa. Le prime 5 o 6 azioni si sviluppano tutte a destra con Giak e Toro che si scontrano contro il muro avversario. La fase difensiva è pressoché inesistente, si esce solo a valanga e gli avversari ci smarcano come i toreri fanno con il toro. In generale troppa confusione.
Loro ne approfittano, ci schiacciano, hanno vita facile ed infine ci bucano. Facciamo varie uscite a valanga, sbagliamo diverse posizioni in campo e l'oblio presente nelle nostre menti porta Hamo sul 1 a 0.
Gli avversari continuano ad attaccare e pensano già che la partita sarà come una spensierata remata in barca sul placido fiume del campo Zoni.
Poi, come per caso, da un nostro attacco eseguito in sfondamento dalla destra, nasce un rimpallo vagante che schizza sulla sinistra tra le parti di Franceschino. Lo scugnizzo di Colle Di Mezzo addomestica la palla e danzandoci attorno se ne fuma tre come birilli, si presenta davanti al portiere, ma spara centrale.
Da quel momento qualcosa cambia, le facce stupite degli avversari sembrano dire: "Cazzo... questo è forte!", ma il fatto importante è che la nebbia inizia a diradarsi dalle nostre menti, ce lo ricordiamo anche noi: si Franceschino è forte, ma cazzo tutti NOI siamo forti.
Il fiume su cui naviga Hamo trova varie dighe, qualche reflusso e qualche mulinello ed una buona mezzora tormentata.
Durante la partita la voce dalla panchina finalmente supera l'ormai flebile coltre di nebbia: "non usciamo a valanga, aspettiamoli", "non ci incaponiamo, cambiamo gioco, ripartiamo da dietro". Pigio sale in cattedra a centrocampo, detta meglio i tempi e recupera palloni su palloni. Stefano si appoggia bene ai compagni e non è più da solo a pressare (su uno dei sui pressing si invola e segna). Giak c'è, tiene l'avversario e non lo fa girare. La fascia di capitano attorno al braccio di Toro non è più tanto stretta da non far arrivare il sangue al cervello e la corsa è più ordinata. Giuseppe sente la responsabilità della difesa ma non trema e dimostra una maggiore maturità rispetto alle partite del passato. Marcello si sente più sicuro, è pronto e sfodera almeno 3 grandi parate. Chi entra nei minuti successivi ha già la mente sgombra da offuscamenti e fa rifiatare gli altri. Difra si danna e tiene bene tutte le posizioni ed i compiti assegnatigli dal mister, destra sinistra e attacco; su lancio di Franceschino e con portiere e marcatore alle spalle, stoppa, si gira e con il piatto mette "la palla numero due in buca d'angolo" che entra accanto al palo. Piero tiene bene la posizione, non sbaglia un intervento e quando vede che non ci arriva usa l'esperienza. Andrea non riesce a ripetere tutto il repertorio delle giocate mostrate in amichevole ma chiude bene il triangolo e fa legna quando serve.
Il campionato è cominciato e finalmente iniziamo a giocare.
Vorrei finire qui la cronaca, ma la realtà ha il compito di riportarti sempre con i piedi per terra.
Subito dopo il gol di Difra (2a1 per noi a dieci minuti dalla fine), ci rilassiamo un attimo, scarichiamo la tensione mentale e ci rendiamo conto che sono scariche anche le gambe. Qualcuno ha detto che il calcio è una questione di testa. In 3 minuti prendiamo due tiri da 20-25 metri, che si infilano nella nostra porta. Dopo averli contenuti e messi sotto per una mezzora non siamo più in grado di correre.
Barone Birra - Hamo finisce 2 a 3.
Il triplice fischio ci fa il sangue amaro e ci lascia qualche acciacco tipico della prima uscita stagionale.
In chiave campionato le valutazioni possono essere ottimiste, il potenziale c'è e si vede.
Ma questo io lo sapevo, venerdì ne abbiamo avuto conferma, ora dobbiamo dimostrarlo e prenderci le vittorie.
Pagelle:
Marcello 6
Giuseppe 5,5
Giacomo 5+
Piero 5,5
Andrea 5+
Pigio 5,5
Toro 5+
Difra 6
Franceschino 6+
Stefano 6
Marco sv. Arriva al decimo del secondo tempo e l'arbitro non gli fa fare il riconoscimento. Non entra.
Mazzo sv. Arriva a supporto dei compagni a partita in corso.
Uomo Partita Barone: Franceschino. Ha il merito di mantenere la calma nei primi minuti e senza scomporsi fa vedere quello che sa fare.